La terza edizione de “Il salto dell’acciuga”, che si terrà dal 16 al 18 maggio a Laigueglia, riproporrà l’incontro tra la terra e il mare. Quest’anno parteciperanno i comuni di Carmagnola, Nizza Monferrato, Dronero, Celle di Macra, Montaldo di Mondovì, Roccaforte di Mondovì, Montechiaro d’Acqui e Pieve di Teco, oltre all’Associazione Antiche Vie del Sale, che raggruppa 27 paesi fra la Liguria e il Piemonte.
La manifestazione offre un ricco programma di eventi sulle particolarità culturali e le tradizioni dei territori interessati, partendo dall’anteprima di venerdì 16 maggio alle ore 21, nella Chiesa di San Matteo, dove si esibirà il coro Monte Cauriol di Genova.
Sabato 17, alle 10, si inaugurerà la manifestazione con stand in tutte le piazze del paese. Fra gli eventi in programma: esibizioni degli sbandieratori di Nizza Monferrato, rievocazione storica del “carretto degli anciuè”, che percorrerà le vie del centro, laboratori creativi per bambini, con attività basate sulla costruzione di maschere con materiale di riciclo e la presentazione del libro “Morte agli italiani! La strage di Aigues Mortes” di Enzo Barnabà e dei due saggi sull’acciuga e sulla patata di Salvatore Marchese.
Previsti anche incontri con gli autori, mostre fotografiche, letture di testi sulle vie minori del sale, seminari enogastronomici, degustazioni, concerti di musica popolare e d’autore e, per concludere, la grande bagna càuda in piazza.
Sabato 17 musica fino a tarda notte con il reading – concerto “Il salto dell’acciuga”, mix di musica d’autore e testi letterari e con l’Orchestra Bailam e il gruppo di canto Trallalero.
Domenica 18 maggio la Grande Orchestra Occitana guiderà il pubblico in un viaggio fra la terra e il mare.
Due nuove proposte saranno le mostre delle Maschere di Ubaga, selezione di alcune opere di artisti italiani e stranieri, provenienti dall’omonimo museo di Pieve di Teco ed esposte nella sala mostre dell’ex Sanità Marittima, che hanno rappresentato le ritualizzazioni dell’anima e della natura nella cultura ligure primitiva, mentre nell’oratorio di Santa Maria Maddalena, adiacente alla Chiesa parrocchiale di San Matteo, sarà allestita una mostra di immagini relative al culto della Madonna di Trapani (in collaborazione con l’associazione Mater Dei di Trapani e il Santuario della Madonnetta di Genova), diffuso in tutto il Mediterraneo e divulgato dai navigatori trapanesi, i primi trasportatori di sale in epoca antichissima.