Sulle riviste specializzate mi capita spesso di leggere articoli su come meglio motivarsi (o obbligarsi) ad uscire a correre anche quando magari non se ne avrebbe voglia. In tutta onestà non ne ho mai avuto bisogno, ma io non faccio testo perchè abito a Laigueglia. Il posto sembra sempre chiamarti fuori casa, e appena varcato l’uscio c’è solo da scegliere se andare a sinistra, e correre vicino al mare, o a destra sui sentieri collinari. Il posto più ovvio dove tutti noi ci siamo presentati la prima volta che abbiamo indossato le scarpette è sicuramente il lungomare.
Si può attraversare tutto il golfo, partendo dall’estremità più a ponente, sotto la discoteca La Suerte, si corre sulla passeggiata rialzata, guardando i bagnanti grigliarsi al sole (o meglio ancora, fuori stagione, scendere direttamente sulla spiaggia, rincorsi dalle onde). Ogni 100m placche d’ottone ci indicano la distanza fino ai 1500m del molo principale, dopodichè si passa sotto il Bastione del Cavallo o di Levante (l’unico dei tre costruiti in difesa dei Saraceni ancora in pedi). Quindi comincia il rettilineo di 2Km che separa Laigueglia da Alassio. Entrati in Alassio si imbocca la via Dante (strada a senso unico con traffico lento), altri 2Km che ci permettono di passare proprio di fronte al Caffè Roma, dove Ernest Hemingway negli anni ’50 diede l’idea a Mario Berrino (o viceversa, non si sa) di far autografare a tutti i personaggi famosi che visitavano la cittadina piastrelle poi raccolte nel muretto di fronte al ritrovo mondano, dando così vita a quello che è oggi il famoso Muretto di Alassio. Proprio qui partono due corse podistiche già famose benchè neonate: a Maggio la Mezza della Baia del Sole, e a Ottobre la Alassio-Testico (19Km in salita).
Si ritorna quindi vicino al mare per correre l’ultimo tratto di 1,5Km fino alla Cappelletta dalla quale si può ammirare il porto turistico, l’isola Gallinara e con un solo colpo d’occhio tutto il percorso di 7Km appena macinato, e guardandolo da qui, l’idea di ripercorrerlo a ritroso non vi spaventerà affatto, anzi…
Valido sia per allenamenti seri, ma ottimo anche per chi non riesce a fare il primo passo nel mondo del podismo. Consiglio una playlist di musica tranquilla, di lasciare a casa l’orologio e il GPS, per godere pienamente i panorami e le emozioni che questi comunicano. Perchè la corsa non è solo allenamenti, tempi e ripetute, ma soprattutto meditazione.