Non avevo mai percepito prima con la stessa chiarezza quanto fosse bella Aquilia, così bella da farmi emozionare come un bambino. L’avevo percorsa mille volte, in lungo e in largo, ero entrato in quasi tutte le case, avevo attraversato tutte le piazze, imboccato ogni vicolo, calpestato ogni spiaggia, eppure quella sera le cose sembravano trasfigurate, i particolari rilucevano come in un dipinto di Caravaggio. Mi guardavo attorno scoprendo particolari mai notati prima: il davanzale fiorito di una finestra, il profilo spezzato di un abbaino, un affresco sbiadito sulla facciata di una casa, la balaustra in marmo di un terrazzo. Scoprivo forse per la prima volta nella mia vita che esistono immagini nascoste, come stereogrammi magici, dietro le cose, immagini che si possono vedere solo nei rari momenti in cui entri in contatto con la profondità dell’anima.
(Ino Buscaglia)