Hanno attraversato insieme il molo, passando sotto l’arco dell’ultimo chilometro. Li abbiamo visti correre verso di noi con passo apparentemente tranquillo, ma sapevamo bene che da un momento all’altro sarebbe partita la volata finale. Dopo 25 Km di sentieri, salite e discese, con due ore di sterrati sotto i piedi lanciare un allungo troppo presto può significare esaurire le energie prima della linea d’arrivo.
Infatti nessuno dei due sembrava voler partire. Si avvicinavano sempre più, sempre fianco a fianco. Qualcuno ha sussurrato: ”se la giocano all’ultimo metro”; e invece no. Forse si erano già messi d’accordo (ma ci vorrebbe una gran fiducia). O forse avevano semplicemente capito la lezione che solo una settimana prima qualcun altro aveva pagato davvero cara: “non basta arrivare primi per vincere”. Forse non basta solo partecipare, questo è vero, ma se ce la mettiamo tutta, se sappiamo di aver dato il meglio di noi stessi, alla fine non importa chi sarà davanti e chi dietro, ma solo dove saremo arrivati; e se non saremo soli al traguardo tanto meglio: sarà più bello condividere la vittoria. Perché il traguardo è solo la fotografia di una frazione di secondo, mentre il percorso per arrivarci sarà stato lungo ed emozionante, estenuante ma fantastico.
Anche quest’anno il TRAIL MARE E CIELO non ci ha regalato soltanto sentieri, sole e panorami. Un grazie particolare a tutti quelli che vi hanno partecipato, in particolar modo alla coppia che mi ha regalato la loro sudata maglietta (nel senso di conquistata con il sudore), ma soprattutto a coloro che hanno sopportato la fatica più grande: una straordinaria organizzazione.
Arrivederci al 2014.