Con questa battuta finale di uno sketch famoso di poco tempo fa e con un altro filmato diffuso su You tube intitolato “Non e’ un paese per turisti”, a essere preso in giro è l’atteggiamento nei confronti del turista di chi abita la regione più stretta d’Italia. «Noi liguri siamo proprio così», concorda un utente sulla piattaforma video.
E’ vero? «Ma certo», risponde Dario Vergassola – comico nato a La Spezia – ieri in vacanza a Manarola, nelle Cinque Terre. «Siamo dei “cinghialotti”. Preferiamo che i turisti ci mandino i soldi direttamente da casa, senza venire qui a disturbarci», scherza. «Due giorni fa – racconta – ero con alcuni amici a Vernazza, tornata splendente come prima. In un bar, dopo aver ordinato il vino e l’acqua, chiediamo al titolare un po’ di frutta. E lui che fa? Replica: “Non mi faccia andare fino in cucina”». Vergassola rivela anche che da tempo sta facendo una sorta di «psicopatologia» dei liguri. «Un po’ come Darwin, prendo appunti sui loro comportamenti». Ed è su questo che fa una distinzione: «A Ponente sanno trattare meglio i turisti, a Levante un po’ meno». Ogni tanto, confessa, ci si mette pure lui ad assecondare il «mugugno ligure». «Quando vedo gli stranieri che vengono qui, sulla “Via dell’Amore”, dotati di scarponi e racchette, dico loro: “Guardate che qui il ghiacciaio s’è sciolto secoli fa”». Poi, serio, Vergassola precisa: «Noi liguri non siamo mai cortesi per finta, siamo sempre sinceri. E ci facciamo un mazzo così».
Aneddoti divertenti e analisi seria s’intrecciano anche in Maurizio Maggiani. Scrittore e giornalista nato a Castelnuovo Magra (La Spezia). «Se paragoniamo l’atteggiamento ligure a quello emiliano-romagnolo non c’è storia: non abbiamo una vocazione turistica», analizza Maggiani. E anche lui racconta una storia, «successa per davvero». «Un giorno, verso lo scoglio di Punta Chiappa, prendo una focaccia in questo baracchino e, visto il bel tempo, decido di mangiarla all’aria aperta. E sai cosa succede subito dopo? Arriva il titolare e mi dice: “Cosa fai lì? Vieni dentro, sennò ti vedono i turisti e mi vengono qua a ordinare roba da mangiare!». Lo scrittore ride. Però anche lui, pur concordando con il senso dei due video su YouTube , spiega: «Anche noi liguri abbiamo iniziato a trattare il cliente come si deve, però». Parole che l’Assessore regionale al Turismo, Angelo Berlangieri, rafforza con le cifre. «I turisti ci danno un bel 8 come ospitalità», rivela. «E non sono pochi: ogni anno arrivano 15 milioni di persone dall’Italia e dal mondo». E i video? «Ci fanno pubblicità, basta vedere le visualizzazioni». Insomma, luoghi comuni e realtà, si mischiano. A proposito, com’è finita con la frutta di Vergassola e amici? «Ce l’ha portata. E ci ha pure offerto tutto».
D’altronde il mugugno fa parte della vita di ogni laiguegliese e ligure che si rispetti…..e non si puo’ rinnegare la propria natura……..si racconta che nei tempi passati, all’atto dell’assunzione di un comandante di nave si chiedesse ” Scia voe, scisciantacinque franchi a u mese senza mugugnu o sciscianta cun u mugugnu” e che la risposta fosse sempre : “sciscianta franchi a u mese ma cun u mugugnu” !!!!!