Come si fa a vivere senza il mare? Chiedetelo ai pendolari della domenica, ai forzati delle code e degli ingorghi. Al primo pallido sole primaverile sfoderano magliette leggere e occhiali da sole, sorseggiano bibite ghiacciate nei dehor davanti al mare, rischiando la polmonite e il ridicolo. Senza questa sterminata distesa semovente cosa resterebbe mai del piccolo paese? Quattro case e qualche piazzetta carina, buone da visitare come pretesto per una mangiata in trattoria e da abbandonare in fretta, prima che la malinconia ti prenda alla gola. E’ il mare che cambia tutto. E’ il mare che apre una finestra sull’anima e ne lascia fluire tutta la sua potenza.
(Giacinto Buscaglia è medico psichiatra, ha pubblicato per Ed. de Ferrari: Parlare di follia, Il medico di Aquilia, Il porpora e il nero e L’amore in fondo)