Ed alla decima edizione arrivò il primo successo straniero…di Eddy Merckx, e chi se non lui! Una buona giornata, quasi primaverile, dopo tanto tempo, ma con tanto vento, per i 143 partenti. Nella cronaca della corsa, condotta non ad eccessivi ritmi, i nomi che si rincorsero con maggior frequenza sono quelli di Gaetano Juliano (Magnoflex), famoso soprattutto per essere omonimo di un grande calciatore dell’epoca, di Marcello Bergamo (Filotex) di Poggiali (Sammontana), Caverzasi (Filotex), Paolini (Scic) e Spruyt (Molteni). Sul secondo assaggio del Testico, Zilioli (Dreher) tentò un allungo, assieme a Gósta Peltersson (Scic) e altri, poi, raggiunto, tentò ancora, ma senza successo. Anche Francesco Moser (Filotex) provò un paio di scatti, ma senza molta convinzione. Merckx rimase a guardare, sicuro che qualcun altro avrebbe fatto il lavoro che abitualmente era suo. Ed ebbe ragione, visto che poté entrare in azione solo nel finale, sulle ceneri di una fuga che aveva visto protagonisti Simonetti (Sammontana, Marchetti (Filotex) e Crepaldi (Zonca). Quando ad una ventina di chilometri dal termine scatto “il Cannibale”, solo in cinque riuscirono a portartsi alla sua ruota: il grande avversario e connazionale Roger De Vlaeminck (Brooklyn), Marcelle Bergamo (Filotex), il danese Leif Mortensen (Bic),
l’Olimpionico di Città del Messico Pierfranco Vianelli (Dreher) e Pietro Mingardi (Bianchi). I sei andarono anno al traguardo per disputarsi la volata finale che vede Merckx stroncare nettamente la resistenza di De Vlaeminck.
Sul vincitore.
Nato a Meenzel-Kiesegen-Brabante (Belgio) il 17 giugno del 1945. Alto 1.83 peso forma kg 75. Sposato con Claudine, due figli Sabrina e Axel. Nome difficile da scrivere ma facile da pronunciare, un campione che ha suscitato entusiasmo in tutto il mondo. Per dieci anni di seguito, Merckx, è stato il protagonista assoluto di tutte le corse; i suoi stessi colleghi di carovana lo hanno chiamato l’invincibile e “Il Cannibale”. Se partiva per vincere (e lo faceva sempre) non falliva quasi mai il bersaglio. E se lo falliva, era solo per colpa di vicende particolarmente sfortunate e per colpa di improvvisi complotti di strada. Qualche volta ha pianto. Ma non di commozione, bensì di rabbia. Quando lo hanno espulso dal Giro d’Italia per una punizione dovuta ad un controllo medico positivo. E quando Gimondi vinse il “mondiale” a Barcellona; non perché fosse geloso di Felice, ma perché aveva sbagliato strategia, affidandosi incautamente a Maertens che lo aveva in qualche modo ingannato. Però, dopo le lacrime ai box, fu capace di un gesto generoso andando a stringere la mano a Gimondi. Lui peraltro, campione del mondo lo è stato tre volte da professionista e una da dilettante. L’italiano è stato il suo avversario più credibile e importante, perché lo ha inseguito sempre, ma non il più forte in termini assoluti. In un certo senso Felice, con la sua difesa cocciuta e la sua naturale vocazione al sacrificio, ha comunque contribuito a dare maggior splendore alle imprese di Merckx, campione di potenza straordinaria, di superiorità schiacciante e talvolta, unico difetto, persino monotona. Ha vinto tutto, dalle gare a tappe, a quelle in linea, a cronometro, in salita, compreso quel tentativo riuscito alla grande, sulla pista di Città del Mes-sico, quando stabilì il record mondiale dell’ora. Ha abbandonato nel maggio del 1978 dopo aver disputato 1800 gare e guadagnato circa cinque miliardi di lire. Da debuttante ha disputato 69 gare vincendone 24; da dilettante (1963-64) 149 gare con 56 successi, compreso il Campionato del Mondo. Da professionista (esordio il 29 aprile 1965 nella Freccia Vallone, vinta da Poggiali e ritiratosi a 13 km dall’arrivo, quando capì che non poteva vincere), a chiuso il 19 maggio 1978 con 1852 gare disputate. Professionista dal 1965 al 1978 con 426 vittorie. 5 Giri d’Italia (1968-1970-1972-1973-1974); 5 Tour de France (1969-1970-1971-1972-1974); Vuelta di Spagna (1973); Gi-ro della Svizzera (1974); 2 Giri Belgio (1970-1971); Giro Romandia (1968); Giro Catalogna 1968); 4 Giri Sardegna (1968-1971-1973-1975); 3 Parigi-Nizza (1969-1970-1971); 2 Settimane Catalane (1975-1976); Midi-Libre (1971); Giro Delfinato (1971); Giro Morbihan (1966); Giro Levante(1969); Giro Lussemburgo (1969); 3 Campionati del Mondo (1967-1971-1974); Campionato belga (1970); 7 Milano-Sanremo (1966-1967-1969-1971-1972-1975-1976); 5 Liegi-Bastogne-Liegi (1969-1971-1972-1973-1975); 2 Giri Lombardia (1971-1972); 2 Giri delle Fiandre (1969-1975); Parigi-Bruxelles (1973); 3 Parigi-Roubaix (1968-1970-1973); 3 Freccia Vallone (1967-1970-1972); 3 Grand-Wevelgem (1967-1969-1972); 2 Het Volk (1971-1973); GP Escaut (1972); 2 Amstel Gold Race (1973-1975); GP Francoforte (1971); Tre Valli Varesine (1968); Coppa Agostoni (1970); GP Camaiore (1970); Giro dell’Emilia (1972); Giro del Piemonte (1972); 2 Laigueglia (1973-1974); Gran Premio Nazioni (cronometro- 1973); GP Lugano (cron. 1968); 3 Trofeo Baracchi (con Brake nel 1966-67; con Swerts nel 1972); 7 Trofei Superprestige (1969-70-71-72-73-74-75); Record Mondiale dell’ora (Mexico City 25-10-1972 con km 49.431). 133 tappe di Giri (51 crono): 35 tappe Tour de France (96 giorni in Giallo); 25 tappe Giro d’Italia (76 giorni in Rosa); 6 tappe Vuelta di Spagna; 6 tappe Giro Belgio; 5 tappe Giro di Svizzera; 21 tappe Parigi-Nizza; 11 tappe Giro di Sardegna; 17 Sei Giorni. Sportivo mondiale dell’anno (1969-71-74). Riepilogo: 3 Campionati del Mondo; 32 Classiche; 32 gare a tappe; 37 gare in linea; 10 gare a cronometro (escluso le tappe); 33 gare in salita; 133 tappe di Giri (51 a cronometro); 146 gare in Circuito.
Ordine d’arrivo:
1° EDDY MERCKX (Bel-Molteni) Km 167 in 4h27′ alla media di 37,528 kmh; 2° Roger De Vlaeminck (Bel-Brooklyn); 3° Leif Mortensen (Den-Bic); 4° Marcello Bergamo (Filotex); 5° Pietro Mingardi (Bianchi Campagnolo);
6° Pierfranco Vianelli (Brooklyn); 7° Francesco Moser (Filotex) a 20″; 8° Marino Basso (Bianchi Campagnolo); 9° Franco Bitossi (Sammontana); 10° Willy In’t Ven (Bel-Molteni); 11° Michele Dancelli (Scic); 12° Italo Zilioli (Dreher Forte); 13° Charles Rouxel (Fra-Peugeot BP); 14° Enrico Paolini (Scic); 15° Lino Farisato (Scic); 16° Gosta Pettersson (Swe-Scic); 17° Walter Riccomi (Sammontana); 18° Guerrino Tosello (Scic) a 38″; 19° Ludo Van der Linden (Bel-Molteni) a 39″; 20°. Wladimiro Panizza (GBC-Sony-Furzi), seguono altri. Partiti 143, arrivati 101.