Venti torri rosse e alcuni prestigiosi edifici medievali caratterizzano questa città, che circa 2400 anni orsono sorgeva in collina ed era capitale degli Ingauni, che si allearono con Annibale. I Romani la distrussero, per ricostruirla in pianura. La distrussero anche i Goti e i Vandali, ma il futuro imperatore Costanzo III la ricostruì. Le seguenti incursioni dei Longobardi e dei Saraceni non la domarono. Partecipò come libero Comune alla prima Crociata. In seguito fece parte del regno sardo e, prima di passare sotto Savona, fu capoluogo di provincia. Da vedere in città, nel centro monumentale: il Battistero paleocristiano del V secolo, complessa costruzione ricca di archi e capitelli, è impreziosito, tra l’altro, da un mosaico bizantino di straordinaria bellezza e la Cattedrale di San Michele, costruita sulla chiesa paleocristiana, più volte trasformata; è ricca, nell’interno, di interessanti opere d’arte. Il grande campanile fu ricostruito alla fine del 1300. Molte sono le case e i palazzi, spesso affiancati da una torre di varia altezza, che meritano di essere visti: il Palazzo Peloso Cepolla con torre del 1200 e facciata del 1500; le tre-quattrocentesche Case Lengueglia; il Palazzo Costa del Carretto di Balestrino, il cinquecentesco Palazzo vescovile e il seicentesco Palazzo d’Aste.