Ricordo ancora l’odore di finta pelle e l’adesivo ovale sul cruscotto, pubblicità di un locale che ormai non esiste più. Ricordo la gioia quando mia nonna ci portava in giro per Alassio, tre fratelli seduti comodamente dietro. Si apriva il tettuccio e si guardava il cielo, e anche se non ci faceva stare in piedi, il vento ed il rumore del motore alle nostra spalle ci facevano pensare di andare velocissimi. Ricordo ancora tutto come se fosse ora, anche perchè quella stessa cinquecento ce l’ho ancora, e rivedo la stessa gioia negli occhi dei miei tre figli quando mi chiedono:”andiamo con la cinque?”. E’ vero, richiede un pò di perizia. Bisogna fare la mitica doppietta per non far grattare il cambio; bisogna dosare correttamente aria, gas e manovella di avviamento per accenderla; perchè è un auto che riconosce la mano del padrone. Un auto costruita in altra epoca, quando nel progettare ci si metteva anche il carattere, e qui ne hanno messo parecchio. Un carattere permaloso (basta trascurarla un pò perchè ti metta il muso), bizzoso, meteopatico, ma sempre allegro.
Il fine settimana del 6,7 e 8 Luglio si svolgerà a Garenda il 29° raduno internazionale fiat 500 organizzato dal Fiat 500 Club Italia, che vedrà radunarsi circa 1000 vetture tra le più originali. Sabato 7 una delegazione di equipaggi porteranno le loro vetture a prendere un pò di sole a Laigueglia, un’occasione unica per conoscere da vicino qualcuna di queste simpatiche vecchiette, ma non chiamatele così in loro presenza, perchè qualcuna ha un carattere davvero nervoso ed un motore che può ancora ruggire davvero forte.