La sveglia cominciò a farsi sentire che il sole non era ancora sorto.
Una sorta di euforia generale rendeva i preparativi rapidi, benchè caotici.
I bambini elettrizzati avevano dormito poco e male aspettando il giorno delle partenza.
La casa fu chiusa con attenzione e una volta arrivati sul marciapiede mi girai ancora una volta, un secondo controllo di sicurezza, per vedere il piano terra dello stabile addormentato nella bruma che tutto appesantiva.
Il nostro bel treno svizzero partì e ci rilassammo.
Mia moglie scartò le merendine e i succhi per i bambini.
Il viaggio lungo per la distanza e i cambi obbligati si rilevava ciò nonostante piacevole.
Nella pancia delle Alpi aspettavamo… l’Italia.
Penso che i miei più bei ricordi siano sempre associati alle vacanze, dapprima con i miei genitori, poi con gli amici e la fidanzata, ed ora con i miei figli e mia moglie.
Milano centrale e poi Genova Principe, mancava più poco , un’ora al massimo.
L’odore del mare entra dal finestrino e il condizionatore lotta per tenere al di fuori della carrozza il calore .
La frenata , lo stridio del metallo contro il metallo, l’inchino abbozzato per non opporsi alla forza del treno per poi rimbalzare dolcemente contro lo schienale ed eravamo arrivati.
Laigueglia …il cartello ci accoglieva nel silenzio del tardo pomeriggio, interrotto dai fischi dei merli.
Ci avviamo verso l’uscita.
In spiaggia gli ombrelloni cominciano a richiudersi su se stessi come fiori diurni.
La monocromia dei singoli stabilimenti è resa piacevole dall’universo arlecchinesco che segue la riva del mare , laggiù, lontano, fino al Capo … là dove finisce il paese.
Posate le valigie…
Un bel lungomare per arrivare al molo e alla piazzetta della farmacia.
Bagnini,rastrelli, setacci e pale, e disegni di onde e stradine sulla sabbia … giardini zen pettinati con amore .
L’ultimo pescatore che punta dritto verso il Capo con il suo gozzo blu.
Seduti davanti a gelati e bicchieri di vino ci scambiamo la promessa di attenderlo al suo rientro l’indomani.
Un bacio, una carezza e poi un sorriso.
Il sole è svanito là dietro, da qualche parte.
Siamo stanchi ed è tempo di dormire.
F.